Regia di Joseph Losey vedi scheda film
Versione ben eseguita di un capolavoro indiscusso del teatro musicale.
Maazel punta tutto sulla velocità (surrogato a buon mercato del brio e della gioia di vivere) rendendo il fugato "Mille torbidi pensieri" uno scioglilingua incomprensibile.
Il soggetto è di Lorenzo da Ponte, e non di Mozart come afferma Fildb.it.
Un capolavoro musicale ineguagliabile. L'habitat naturale di Maazel sono le polke della banda Strauss. Ma Mozart è spesso finito in mani peggiori di queste.
Avrei preferito una regia più convenzionale, un direttore d'orchestra che somigli meno a una star del pattinaggio artistisco, un Leporello che somigli meno a un padre confessore.
Un Don Giovanni sfrontato e irresistibile. Incomparabile interpretazione.
Se Losey avesse rinunciato all'espediente di decontestualizzare i personaggi costringendoli a cantare in luogo diverso da quello in cui di volta in volta si svolge l'azione, sarebbe una buona versione divulgativa dell'opera mozartiana. Leporello dovrebbe essere il contrappunto buffo ad un personaggio autocompiaciuto come Don Giovanni, ma quello presentato in questa versione è una specie di Commissario Basettoni in pensione che lascia a Don Giovanni anche l'onere di essere autoironico. Raimondi ci riesce perché è un grande.
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