Giuseppe Borbone (Fabrizi), che di professione fa il muratore, decide di emigrare in Argentina con tutta la famiglia. La nostalgia continua a perseguitare la moglie Adele (Ave Ninchi) che, alla fine, convince il marito a tornare a casa. Giuseppe sta per cedere, ma l'amore di Maria per un ingegnere argentino li farà restare.
Note
È un film, opera prima di Aldo Fabrizi, che alla sua uscita fu valutata dalla critica come troppo intrisa di retorica per descrivere sinceramente la condizione degli emigranti. Certo, tende al buffo e al patetico, ma la sua descrizione è mossa e partecipe.
Pellicola ancora godibile con Fabrizi in una Storia ancora (con le dovute differenze dei Decenni …) attuale e con Interpretazioni dosate ma apprezzabili.voto.6.
Una coppia di romani in età già matura, con una figlia grande e un bambino in arrivo, decide di emigrare in Argentina con l’idea di fare fortuna e ritornare dopo un anno: le previsioni si rivelano troppo ottimistiche, la donna si rifiuta di adattarsi, ma forse il progetto iniziale cambierà. Primo film diretto da Aldo Fabrizi, anche cosceneggiatore: bonario, semplice,… leggi tutto
VOTO 6/7 VIVACE (Tv Febbraio 2013) Ave Ninchi partoriente su di un piroscafo battente bandiera argentina: - Ma che so' scemi questi? Io so' romana e me nasce un figlio argentino! Tanto per far capire il tono... Questo taglio simpatico alleggerisce le tematiche dure affrontate da questo film, facendosi perdonare un buonismo fin troppo consolatorio. Così alla prima regia Fabrizi rimane in un… leggi tutto
Aldo Fabrizi passa alla regia, pur mantenendo per sè il ruolo del protagonista, con il 'neorealismo in trasferta' di quest'opera scritta peraltro dallo stesso Fabrizi in collaborazione con Fulvio Palmieri (Luciano Serra pilota, Mio figlio professore) e Piero Ballerini (Piccolo hotel, sua anche la regia, è il suo titolo più famoso). I toni sono quelli tanto cari all'attore… leggi tutto
(primo film, con Adriana Benetti)
attore, qui con Yvonne Sanson e Alberto SordiI in "Il delitto di Giovanni Episcopo" (Lattuada,1947)
regista (dal 1948…
Lo confesso: in matematica non sono mai stata una cima, se non copiavo non portavo a casa uno straccio di sufficienza. Nelle materie umanistiche e letterarie… segue
Fabrizi e famiglia emigrano in Argentina. Tuttavia lì il suo lavoro di muratore non rende bene e la moglie si ammala di nostalgia...
Il soggetto poteva essere interessante, ma Fabrizi lo banalizza con uno sviluppo lacrimevole, patetico e tremendamente nazionalpopolare. Oggi può valere al massimo come documento storico per capire meglio il dopoguerra italiano.
Una coppia di romani in età già matura, con una figlia grande e un bambino in arrivo, decide di emigrare in Argentina con l’idea di fare fortuna e ritornare dopo un anno: le previsioni si rivelano troppo ottimistiche, la donna si rifiuta di adattarsi, ma forse il progetto iniziale cambierà. Primo film diretto da Aldo Fabrizi, anche cosceneggiatore: bonario, semplice,…
Playlist di servizio. Magari qualcuno se ne è già accorto ma su Retecapri (canale 20 digitale terrestre zona Milano) in prima e seconda serata, passano tutti i giorni un ciclo di film classici americani e non,…
VOTO 6/7 VIVACE (Tv Febbraio 2013) Ave Ninchi partoriente su di un piroscafo battente bandiera argentina: - Ma che so' scemi questi? Io so' romana e me nasce un figlio argentino! Tanto per far capire il tono... Questo taglio simpatico alleggerisce le tematiche dure affrontate da questo film, facendosi perdonare un buonismo fin troppo consolatorio. Così alla prima regia Fabrizi rimane in un…
Il cinema è sempre stato attento al fenomeno dell'immigrazione, regalando film intensi, commuoventi, amari e onesti nel raccontare quella che è stata la storia del nostro popolo negli anni passati, quella del dopo…
Questo film costituisce, a mio avviso, il complemento in negativo del neorealismo, piegando la cronaca in "presa diretta" di un fenomeno di enorme proporzioni, l'emigrazione, alla propaganda dell'Accordo stipulato attorno al 1947 da Italia ed Argentina per lo scambio tra manodopera qualificata, la nostra, e merci pregiate, le loro. Le forzature sono tante, dall'eccessiva bontà ed apertura…
Aldo Fabrizi passa alla regia, pur mantenendo per sè il ruolo del protagonista, con il 'neorealismo in trasferta' di quest'opera scritta peraltro dallo stesso Fabrizi in collaborazione con Fulvio Palmieri (Luciano Serra pilota, Mio figlio professore) e Piero Ballerini (Piccolo hotel, sua anche la regia, è il suo titolo più famoso). I toni sono quelli tanto cari all'attore…
Un film raro, che si è visto poco, ma rimane prigioniero della retorica registica di Fabrizi, che evidentemente si credeva un un buon regista, visto la prolificità nel periodo. Argomento interessante, che affronta il fenomeno forte della emigrazione degli italiani in Argentina. Gli attori riescono tutti a disegnare ottimamente i loro personaggi e la coppia Ninchi Fabrizi e…
Ricerca della felicità individuale, fughe da realtà invivibili, esodi di massa in presenza di circostanze drammatiche. L'uomo si mette in movimento, spesso con dolore a volte con gioia e speranza, e lascia la sua…
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Commenti (3) vedi tutti
Storiella lacrimevole e nazionalpopolare.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiAve Ninchi formidabile, come al solito. Bel film. Molti buoni sentimenti, ma anche un certo crudo realismo. Merita.
commento di orsoaudacePellicola ancora godibile con Fabrizi in una Storia ancora (con le dovute differenze dei Decenni …) attuale e con Interpretazioni dosate ma apprezzabili.voto.6.
commento di chribio1