Regia di David Miller vedi scheda film
Il film di David Miller si avvale di un pregevole cast e tratta un argomento molto ostico - è ambientato in un reparto psichiatrico dell'ospedale militare di Colfax nell'Arizona durante la II Guerra Mondiale - ma il registro è perennemente indeciso tra il dramma aperto e la commedia.
Quindi, a scene altamente drammatiche - addirittura si assiste a un suicidio - ne susseguono altre dai toni comici, tutte aventi come fulcro della scena Tony Curtis.
Il capitano del titolo è impersonato con il consueto vigore da Gregory Peck, che deve far fronte alle molteplici nevrosi dei ricoverati; spiccano, su tutti, tre casi clinici: l'ufficiale (Eddie Albert) che, perdendo del tutto il senno, si lancerà nel vuoto, un Capitano (un giovane ma già grande Robert Duvall) in stato catatonico dopo essere stato nascosto in una cantina per 13 mesi per sfuggire ai Nazi e un caporale attaccato ormai alla bottiglia (Bobby Darin) poiché si ritiene colpevole di codardia e concausa della morte di un suo commilitone.
Inutile e poco funzionale alla storia la pur bella presenza di Angie Dickinson.
Voto: 7.
Piccola nota polemica: che senso ha inserire opinioni su film senza nemmeno guardarli integralmente?
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