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Lo spione

Regia di Jean-Pierre Melville vedi scheda film

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claudio1959

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Lo spione

di claudio1959
10 stelle

Lo Spione un film secco ed asciutto, un viaggio nella spirale di odio, violenza e morte, POLAR OBBLIGATORIO.

Serge Reggiani

Lo spione (1962): Serge Reggiani

Fabienne Dali

Lo spione (1962): Fabienne Dali

locandina

Lo spione (1962): locandina

Fabienne Dali, Jean-Paul Belmondo

Lo spione (1962): Fabienne Dali, Jean-Paul Belmondo

Quando esce di prigione Maurice Faugel(Serge Reggiani)di professione criminale inizia a regolare i conti, per primo uccide un suo conoscente. Silien(Jean Paul Belmondo) un informatore della polizia Lo Spione viene sospettato da Maurice di averlo tradito, inizierà una spirale di odio e morte, dove alla fine non ne rimarrà nessuno. Film di vendette, aspri e sanguinolenti regolamenti di conti, rapine in case private fallite, scontri a fuoco con i flic, la polizia francese “Lo Spione” è un film nero chiaramente ispirato ai noir americani degli anni quaranta, presi a modello da Jean Paul Melville, il regista esplora temi importanti, come l’amicizia virile tra uomini d’onore, il destino in agguato, fatto di tradimenti, che si incrociano con le donne dei gangsters. Molto brave e belle le due ragazze principali che recitano in modo naturale e dotate di fascino e bellezza: Fabienne(Fabienne Dali) la mora e Therese(Monique Hennessy), la bionda, le donne nell’immaginario di Melville per il loro potere seduttivo, sugli uomini, hanno un ruolo centrale e non marginale, per piacere e conquistare i loro corpi i criminali compiono le loro azioni criminose , i colpi per fare “colpo”, sesso donne e denaro. I tre attori principali sono al massimo della loro forma: il malinconico Serge Reggiani, il cinico ed amorale Belmondo ed infine lo spietato Michel Piccoli. Un ruolo importante e vitale nel film lo assolve Jean Desailly nel ruolo del commissario Clain, invito chi non lo conosce a visionare il bellissimo e sottostimato film di Francois Truffaut “La calda amante”, dove era il protagonista insieme alla giovanissima e bellissima Francoise Dorleac, nel ruolo dell’amante e di Nelly Benedetti, nel ruolo della moglie, film drammatico sentimentale del 1964, lanciato al festival di Cannes. Tratto da dal romanzo di Pierre Lesou”Le Doulos”. Melville gioca il suo cinema sul tema della solitudine umana, l’unico ed assoluto inventore del polar francese, il suo cinema e’teso asciutto e scarno, il suo stile riconoscile, “Lo Spione”, una delle sue opere migliori, Belmondo qui alla prima collaborazione con Melville, appena visto nell’altra sua opera splendida “Lo sciacallo”. Jean Pierre Melville è l’autore più americano tra i registi francesi. Lo Spione sembra uscire dalle pagine del giallista Raymond Chandler, la fotografia un bn cupo, con molte scene girate in notturna. Film da vedere assolutamente non solo per gli amanti del buon cinema hard boiled, ma anche per gli altri, film di genere, ma talmente girato bene, che piace a tutti. Produzione Italo /francese CARLO PONTI E GEORGES DE BEAUREGARD PER ROME-PARIS-FILMS/C.C. CHAMPION. Distribuzione INTERFILM. Montato in modo splendido da Monique Bonnot, scenografie essenziali di Daniel Gueret, musiche di Paul Misraki, fotografia di Nicholas Hayer.

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