Regia di Serge Korber vedi scheda film
Il film è originale per lo spaccato di un'epoca, gli anni '60 e '70, tradotta in modo intelligente e divertente con belle musiche e un coinvolgente dinamismo di fondo.
Divertente e originale, anche se cade di ritmo in diversi punti... E' la storia di un famoso coreografo (Louis de funès, alias Evan Evans) tutto pepe e con il pallino dell'ordine ligio alla dieta e alla... castità. Ma le sue ballerine pensano ad altro, e suo nipote (nel film Olivier de Funès) non lo aiuta di sicuro. Ma il rigido coreografo (in realtà "un cuore di burro") saprà tener testa all'esuberanza giovanile e allestire uno spettacolo di successo.
Merita un 10 e lode!
Convincente nel rouolo del musicista genialoide belloccio e un po' svampito (scusate la lunga lista di aggettivi!).
Veramente trascinante e impagabile nelle scene dell'addestramento delle ballerine (tra cui la chicca del travestimento da gheisha giapponese), della gara tra spider in apertura film e della scena delle musiche con i musicisti del balletto. Le sue mimiche ce lo faranno ricordare per sempre; certo la trama è poca cosa in sè, ma anche certi film di Totò appoggiavano interamente su di lui ed erano lui... così è questo film!
Korber è veramente abile soprattutto nella concertazione delle coreografie dei balletti e delle musiche pop. Il regista è stato molto intelligente a creare un buon canovaccio generale lasciando piena libertà espressiva al genio di Funès.
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