Regia di Valerio Zurlini vedi scheda film
Bell'esempio di neorealismo rosa, e certamente l'unico film commedia di Zurlini. Commedia sì, ma con argomenti seri. Io lo definirei uno studio sulla seduzione maschile e sui suoi effetti sulle donne, che ha in sé molto di vero. Il protagonista è un vero seduttore, un cinico dongiovanni, che ha messo appunto una sopraffina arte per far cadere le donne fra le sue braccia. In fin dei conti, la sua bellezza fisica è solo una parte dei punti su cui fa forza. Sa esattamente cosa dire alle poverette, sa le che espressioni assumere, sa quali tasti toccare, conosce le tattiche da seguire. Tutto quello che dice è pura menzogna, o comunque è strumentale e studiato per far colpo sulle ragazze. E la sua tattica funziona. A loro volta, le donne si lasciano incantare con incredibile facilità e fanno molta fatica a capire di che pasta è veramente quell'uomo. Anzi, lo capiranno solo dopo aver toccato con mano che è un mascalzone. Tutte lo considerano un bravo ragazzo, e continuano a farlo dopo aver già ricevuto i primi campanelli d'allarme; soprattutto si aspettano moltissimo da uno che non dà niente, perché non sa dare niente. Misteri della natura umana.
La narrazione e frizzante e spigliata, e secondo me il film regala anche alcune risate, che scaturiscono dalla paradossalità di certe scene di seduzione. Il protagonista è molto bravo e adatto alla parte; tuttavia non mi risulta che abbia avuto una gran carriera cinematografica dopo questo film. Ritengo molto brave anche le attrici che interpretano le vittime del seduttore. E Valerio Zurlini è un regista che non delude mai.
Il finale non mi è piaciuto. L'ho trovato un po' sciocco e fuori tema. E' vero che il film è una commedia piuttosto allegra, ma lo è in modo serio e intelligente. Il finale è come un malderstro tentativo di rendere il tutto più superficiale e comico. Mi sa che è farina del sacco del produttore.
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