Regia di Luciano De Crescenzo vedi scheda film
Questa commedia filosoficamente leggera e leggermente filosofica, tutta basata sulla messa in discussione del concetto di tempo è riuscita per almeno due terzi – dei tre episodi, quello centrale, La gialla farfalla, è il meno riuscito – e rappresenta una delle cose in assoluto migliori di un autore (nel cinema come nella scrittura) talvolta insopportabile. Veramente notevoli il primo episodio (Ypocritès) e il terzo (I penultimi fuochi) con un grande Cannavale, contornato da altri notevoli caratteristi napoletani, come Franco Javarone e Riccardo Pazzaglia, con quest’ultimo protagonista di una divertente invettiva contro il vittimismo partenopeo.
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Sono d'accordo con la tua semplice e azzeccata analisi. Aggiungo che come i "Bellavista", questo film va preso per quello che è, non troppo seriamente. Altrimenti non lo si apprezza a dovere e neanche si riescono a cogliere (come hai fatto tu) gli interessanti spunti di riflessione che pure ci sono dietro il susseguirsi sparso di immaggini oleografiche. Saluti e a presto.
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