Regia di Luciano De Crescenzo vedi scheda film
De Crescenzo insiste nei suoi soliloqui, avendo almeno l'accortezza di metterli qui in bocca ad altri protagonisti. Anche se poi si riserva un ruolo secondario in ogni episodio del film. Cento minuti che volano fra frasi fatte, banalità, filosofia spicciola e tanta, tanto ostentata napoletanità. Le storielle non sono pessime, ma certo non brillano per inventiva; il cast per lo meno è decente.
Tre episodi: un uomo che si crede Socrate e dispensa perle di saggezza; attorno a lui si sviluppa una complessa recita. Una fuga d'amore a 65 anni è mal vista dai parenti, ma il motivo è essenzialmente quello economico. Un padre di famiglia disoccupato non può comprare petardi e bombe da lanciare spensieratamente a capodanno e va in depressione.
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