Tre episodi, tre apologhi. Nel primo due figuranti vengono "scritturati" da una signora per assecondare la pazzia del marit,o che si crede Socrate, ma lui dice di non essere pazzo: lo fa solo per la moglie che si crede Santippe. Nel secondo, una coppia più che matura è ostacolata dai gretti familiari, timorosi di perdere l'eredità. Finale a Napoli dove Alfonso non ha i soldi per comprare ai figli i tradizionali "botti" di fine anno.
Note
De Crescenzo regista, sceneggiatore e interprete (si è riservato una piccola parte in ogni storia) si destreggia tra pretese culturali e divertimento. Con un lui un cast di ottimi attori napoletani.
Simpatico film di e con Luciano De Crescenzo
Diviso in tre episodi.
L'unico realmente memorabile è il terzo con un grande Enzo Cannavale alle prese con povertà e voglia di comprare fuochi artificiali per i suoi bambini
Un ruolo che sarebbe stato perfetto anni prima per il grande Totò.
Oltre Cannavale(premiato giustamente col nastro d'argento) grandi anche il solito… leggi tutto
Considero De Crescenzo “il filosofo moderno” sapendo che la sua profondità, il suo pensiero ardito ma piuttosto fermo, concreto, verrà probabilmente, anzi direi piuttosto sicuramente, apprezzato più dai posteri che da noi che oggi abbiamo la fortuna di sentirlo decantare dal possessore della mente generatrice. Certo è che mettere in pratica, rappresentare… leggi tutto
De Crescenzo insiste nei suoi soliloqui, avendo almeno l'accortezza di metterli qui in bocca ad altri protagonisti. Anche se poi si riserva un ruolo secondario in ogni episodio del film. Cento minuti che volano fra frasi fatte, banalità, filosofia spicciola e tanta, tanto ostentata napoletanità. Le storielle non sono pessime, ma certo non brillano per inventiva; il cast per lo meno è decente. leggi tutto
Simpatico film di e con Luciano De Crescenzo
Diviso in tre episodi.
L'unico realmente memorabile è il terzo con un grande Enzo Cannavale alle prese con povertà e voglia di comprare fuochi artificiali per i suoi bambini
Un ruolo che sarebbe stato perfetto anni prima per il grande Totò.
Oltre Cannavale(premiato giustamente col nastro d'argento) grandi anche il solito…
Considero De Crescenzo “il filosofo moderno” sapendo che la sua profondità, il suo pensiero ardito ma piuttosto fermo, concreto, verrà probabilmente, anzi direi piuttosto sicuramente, apprezzato più dai posteri che da noi che oggi abbiamo la fortuna di sentirlo decantare dal possessore della mente generatrice. Certo è che mettere in pratica, rappresentare…
Questa commedia filosoficamente leggera e leggermente filosofica, tutta basata sulla messa in discussione del concetto di tempo è riuscita per almeno due terzi – dei tre episodi, quello centrale, La gialla farfalla, è il meno riuscito – e rappresenta una delle cose in assoluto migliori di un autore (nel cinema come nella scrittura) talvolta insopportabile. Veramente…
Per la prima volta "pieghiamo" la taglist a un uso differente, un po' bizzarro ma speriamo gradito. Vorremmo offrire questo spazio per permettere a ciascuno di dedicare un augurio al cinema, al mondo, all'Italia,…
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Commenti (4) vedi tutti
Visione passabile anche per la presenza nel 2° Episodio di una giovane Vanessa Gravina.voto.6.
commento di chribio1Geniale, ho riso tanto, voto 10
commento di stokaiserStraordinario Enzo Cannavale
leggi la recensione completa di antonio de curtisMolto divertente.
commento di lonestar