Regia di Irving Rapper, Gian Paolo Callegari vedi scheda film
Ponzio Pilato racconta la sua vita, focalizzandosi sugli episodi riguardanti il delinquente Barabba e il predicatore eretico Gesù.
Un film di Irving Rapper diretto da Gian Paolo Callegari, collaboratore alla regia Luciano Ricci: già dai titoli di testa si può intuire quanto sia stata travagliata la lavorazione di questo Ponzio Pilato, affresco storico-biblico che si inserisce in un periodo cinematograficamente florido per questo tipo di operazioni. Una coproduzione italo-francese con cast internazionale (a partire dall'inglese Rapper, naturalmente) e velleità da kolossal che però si attesta nel suo complesso come una modesta opera dalla fattura sufficientemente curata e niente di più, non troppo dissimile da una vasta quantità di pellicole coeve dai medesimi intenti (o anche meno ambiziose). Da rilevare quantomeno l'apprezzabile espediente narrativo consistente nel racconto autobiografico da parte del protagonista eponimo del film. Jean Marais, Leticia Roman, Massimo Serato, Basil Rathbone, Riccardo Garrone, John Drew Barrymore, Gianni Garko, Jeanne Crain, Paul Muller, Livio Lorenzon e anche Raffaella Carrà, in una parte minore: questi gli interpreti di maggior rilevanza; una folta squadra di penne licenzia invece la sceneggiatura: oltre a quella di Callegari ci sono infatti quelle di Oreste Biancoli, Guglielmo Santangelo, Ivo Perilli, Guy Elmes e Gino De Santis, autore quest'ultimo anche del soggetto. Di fronte a un tale dispendio di volti e di firme (tralasciando inoltre i contributi di Angelo Lavagnino per la colonna sonora, Massimo Dallamano per la fotografia e di Ugo Pericoli per scene e costumi), il risultato appare ancora più scarso. Callegari proseguirà la sua carriera principalmente come sceneggiatore, mentre Rapper, classe 1898, è ormai a un passo dalla meritata pensione. 3,5/10.
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