Regia di Claude Chabrol vedi scheda film
La gentilezza del serial killer:il Landru di questo film di Chabrol è un ometto azzimato,con una grande barba molto curata che riesce a catturare più per modi gentili che per aspetto piacente o fascino vero e proprio.Studia le sue future prede sul giornale degli annunci,trova donne sole in cerca di qualcuno che stia lì ad ascoltarle e lui è capacissimo di ascoltare.Poi gita fugace nella sua modesta dimora di campagna,accende la stufa e si parte con l'odore nauseabondo che sentono i vicini a cadenze quasi regolari.Questa la vita di Landru,sposato nullafacente con varie identità,con vari figli.Poi quando ritira i beni delle malcapitate che ne hanno fatto unico beneficiario,divide il bottino con moglie e figli...e poi si riparte in un susseguirsi ciclico.Questo film è tratto da una storia vera,un fatto di cronaca che scioccò la Francia forse anche più della guerra visto che da come fa vedere Chabrol erano molto più importanti le donne scomparse che le decine di migliaia di giovani francesi morti al fronte le cui immagini vengono mostrate intervallando la narrazione vera e propria del film.E'c'è da chiedersi come un popolo sia così indifferente alla tragedia della guerra e interessarsi così a un fatto di cronaca aberrante ma pur sempre cronaca,la guerra che ha distrutto quasi tutto è come se passasse in secondo piano.Denner è un favoloso Landru dà una lettura del personaggio completamente diversa da quella di Chaplin in Monsieur Verdoux.Un ometto di umili origini ma con ingegno e che in una Parigi che sembra ancora vivere nella Belle Epoque(altra caratteristica straniante del film,c'è una guerra ma sembra che nessuno se ne accorga)con il suo modo di fare mellifluo e un pizzico arrogante fa strage(letterale) di cuori(e di altro).Ma viene per lui il girono della cattura in casa dell'amante e viene il processo in cui con la sua brillante dialettica si prende gioco più volte di tribunale e avvocati.E ,nonostante ci siano solo indizi a suo carico,nonostante non ci siano prove certe Landru andrà alla ghigliottina.Il merito di Chabrol è quello di aver creato un personaggio che quasi fa simpatia,eppure allo spettatore è ben chiaro chi sia l'assassino e di quale farabutto si tratti.La ricostruzione d'epoca è assolutamente preziosa,spesso i personaggi soprattutto nelle scene in interni si muovono come se fosse una rappresentazione teatrale e anche la faccia di Denner truccata in modo pesante lo fa somigliare di più a un manichino che a una persona vera e propria.Comunque un grande film....
particina
non male
un funambolo nella sua apparente fissità
ottima regia
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