Regia di David Miller vedi scheda film
Un’americana, trasferitasi a Londra dopo il matrimonio con un uomo d’affari inglese, riceve minacce di morte da una misteriosa voce in falsetto che si fa sentire prima in un parco avvolto dalla nebbia e poi attraverso il telefono; ma la polizia sospetta che sia tutta una messinscena da lei architettata per attirare l’attenzione del marito, tutto preso dal lavoro. Gran bel thriller, che introduce la tensione fin dalla primissima scena (che precede anche i titoli di testa) e la fa lievitare fino all’ultima. Poco originale, se vogliamo: la trama ricalca quelle di Angoscia di Cukor e Donne e veleni di Sirk (e con ciò ho già svelato il colpevole, ma del resto non è difficile arrivarci da soli), ci sono elementi tipicamente hitchcockiani (l’innocente costretto a discolparsi, il finale acrobatico); ma il meccanismo funziona bene, producendo l’effetto desiderato: tenere lo spettatore incollato allo schermo.
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