Regia di Richard Fleischer vedi scheda film
Il film di Fleischer deriva da un libro di Joseph Wambaugh, ed infatti sembra un film gemello del successivo I ragazzi del coro, di Robert Aldrich, tratto da un altro romanzo (dallo stesso titolo) del medesimo scrittore americano. Anche qui si racconta dell’esperienza totalizzante di essere un poliziotto (e non di “farlo”, come un lavoro qualsiasi), delle ricadute nella vita privata, spesso sacrificata a turni massacranti, della solidarietà tra colleghi, dell’impossibilità di reinventarsi una vita dopo avere vissuto per decine d’anni con la divisa indosso. E come le vicende dei protagonisti, tutti notevolmente aderenti alle parti assegnate (da George C. Scott a Stacy Keach, da Scott Wilson a ad Erik Estrada), conta il contorno urbano nel quale questi tutori della legge sono chiamati ad operare, tra prostitute, sfruttatori di immigrati, pazzi armati e madri alcolizzate: come gli antichi centurioni romani, a fungere da custodi al sempre più labile confine tra criminali e cittadini “normali”.
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