Regia di Neil Jordan vedi scheda film
Fergus appartiene all’Ira e, insieme ai suoi compagni, rapisce Jodi, un militare inglese. Durante la prigionia, quest’ultimo, convinto a ragione che presto verrà giustiziato, si sfoga con Fergus, e gli confida il suo amore per Dil, una donna a suo dire fantastica. Non solo, lo prega di raggiungerla dopo la sua morte. Cosa che Fergus deciderà di dare, scoprendo che lei non è quello che sembra.
La moglie del soldato è uno dei film più famosi di Neil Jordan. Personalmente, ho trovato più convincente la prima parte, quella che riguarda il rapimento di Jodi, anche grazie all’ottima interpretazione di Forest Steven Whitakernei nei panni di quest’ultimo. La vicenda si mantiene comunque su un buon livello dall’inizio alla fine, conservando sempre una certa originalità. Tutto si incentra sull’irrazionalità dei sentimenti e comportamenti umani, assolutamente ingovernabili; l’amore ci colpisce quasi a tradimento e ci spinge verso situazioni che mai avremmo voluto affrontare. Il tema della transessualità si inserisce in questo discorso, rendendo il quadro sempre più caotico. Malgrado la drammaticità dei fatti raccontati, nella seconda parte del film, Jordan utilizza spesso un registro ironico e smaliziato, che tende a fare dimenticare lo smalto tragico che caratterizza l’inizio della storia.
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