Regia di Randa Haines vedi scheda film
Molto bella intensa e commovente interpretazione di Elisabeth Perkins, la dolcissima e sfortunata June.
Jack McKee, un bravo chirurgo rampante , opera con brillantezza e’ molto sicuro di se, anche negli interventi più complicati. Quando gli diagnosticano un tumore alla gola, passa dall’altra parte della barricata e diventa a sua volta paziente, deve subire esami invasivi ed ogni tipo di analisi, il modo di fare distaccato dei medici ed ogni tipo di intralcio burocratico annesso alla situazione. Però fa una scoperta: i valori umani dei malati e la solidarietà che si crea, fra questi conosce ed apprezza la dolcissima June Ellis (Elisabeth Perkins), con un tumore cerebrale diagnosticato in ritardo, perché l’assicurazione, per l’alto costo dell’esame non lo ha consentito. June sa di essere condannata, la donna ha un grande coraggio e forza d’animo ed ha un atteggiamento positivo verso la vita a cui si aggrappa e nonostante il suo dramma,ama il suo prossimo. Jack sposato con Anne(Christine Lahti), un matrimonio di fredda routine fatto di abitudini oramai, dialogo al minimo tra i due. Tutti e due sono impegnati nel loro lavoro e la moglie nell’educazione del figlio piccolo. La nuova situazione però li riavvicina, il dramma li riunisce nella battaglia comune. Molto bello e delicato il rapporto che si crea tra Jack e June, tenero e commovente, lei ragazza sensibile insegna tanto a lui e gli infonde coraggio e voglia di combattere e ribellarsi al destino amaro e traditore. Le cure non hanno beneficio e quindi Jack decide di farsi operare, l’operazione riesce, jack ritrova il rapporto con la moglie ed anche la voce, vivrà ora una vita diversa, con l’insegnamento di June, amare il prossimo come se stesso, il suo dolce ricordo lo accompagnerà per il resto della vita, più comprensivo e dotato di umana pietà. Un medico un uomo, non è il solito cancer movie, ma un film raffinato e delicato diretto in modo egregio dalla brava Randa Haines, autrice anche del pregevole”Figli di un Dio minore”, con la dolcissima Marlee Matlin e sempre Wiliam Hurt. Bravissimi soprattutto Elisabeth Perkins e William Hurt, hanno una chimica speciale in questo film che traspare e valorizza ed immalinconisce la pellicola. Film etico e di denuncia sul sistema sanitario americano e sul concetto importante di famiglia.il film è tratto dal romanzo “A taste of my own medicine”, prodotto da Laura Ziskin, distribuito da WARNER BROS, la fotografia patinata e’di John Seale.
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