Regia di Frank Perry vedi scheda film
VOTO 7,5 AMARO Un film dolorosissimo, un' amara conclusione sul concetto di successo nella società contemporanea. Lancaster regge sulle spalle la sceneggiatura da John Cheever, sorridendo, correndo, soffrendo, in fuga disperata da un esaurimento provocato dalla follia della vita quotidiana. Ci si mette poco a percepire la falsità dei rapporti fra questi borghesi invidiosi e repressi, costantemente affidati alle 'cure' dell'alcol, per non pensare alla loro misera condizione. Il racconto è simbolico, le piscine status symbol sono la traccia che collega le varie sequenze, Frank Perry (sostituito da Pollack in corsa), allunga a volte la minestra, ma non perde mai il filo del racconto di questa pellicola assai tribolata a livello produttivo. Tensioni e tristezza si sincronizzano fino al finale in un crescendo di cattiveria culminante nella rivelazione chiave della storia.
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