Regia di Frank Perry vedi scheda film
tristissimo the swimmer. questo uomo che comparso come un animale nella foresta in un giardino di una meravigliosa casa con piscina, in costume da bagno. conosce i proprietari. lì nella valle si conoscono tutti. partecipano alle stesse feste, tant'è si lamenta la moglie, non si può nemmeno sperare che un uomo flirti con te, poichè ci si conosce tutti. ma all'uomo(neddie) non interessano questi discorsi, lui guarda con bramosia la piscina non vedendo l'ora di poterci fare dentro un tuffo. guardando la vallata, trovandosi su un colle, pensa di poter arrivare a casa sua attraversando tutte le piscine, di amici e conoscenti. ma l'uomo non ha più nulla, e la gente guarda male, come se avesse visto qualcosa ma non fosse sicura. comincia quindi il suo cammino verso casa. verso un sogno di famiglia, di nido, passando per amici e amanti filtrandosi nelle piscine di volta in volta come se fosse un passaggio nei ricordi o quei ricordi li volesse mondare dalla impurità di una vita non "riuscita". questo naturalmente il bellissimo finale lo potrà far decidere a chiunque abbia la fortuna e la voglia di guardarsi questo bel film del millenovecentosessant'otto. canova ha detto che lancaster l'ha fortemente voluto questo film e si capisce il perchè. una interpretazione la sua attaccata ad un modo vecchio ma incisivo filtrato anch'esso da quella che all'epoca era o stava diventando la new hollywood, dove anche i grandi leoni del cinema classico approfittavano(e i registi di loro) di un cinema con un respiro differente, molto sofferto, malinconico ma incisivo. ottimo, direi.
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