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Bentornato, Dio!

Regia di Carl Reiner vedi scheda film

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La recensione su Bentornato, Dio!

di mm40
5 stelle

Un tranquillo dirigente di un supermercato americano riceve più volte un biglietto misterioso che lo invita a recarsi in una precisa stanza d’albergo il giorno seguente. Si decide infine ad andare all’appuntamento: là lo attende nientemeno che Dio, che continuerà a manifestarsi al suo fianco nei giorni seguenti. All’uomo inizialmente non crede nessuno, ma ben presto la voce si sparge e viene invitato in tv, cosa che lo rende popolarissimo. E inviso a qualcuno.

È una commedia agrodolce dal messaggio semplice, molto chiaro e altrettanto positivo, questo Oh, God! (tradotto in italiano con un discutibile Bentornato, Dio!), pellicola nella quale peraltro fa il suo esordio cinematografico come attore, dopo qualche particina televisiva, il cantautore John Denver. E se il protagonista se la cava bene, è a dir poco eccellente la sua spalla, chiamata a interpretare nientemeno che il Padreterno – il che la dice lunga sulla reverenza del regista Carl Reiner nei suoi confronti: George Burns. Paul Sorvino e Donald Pleasence compaiono poi in ruoli minori, e lo stesso Reiner fa una comparsata; Teri Garr è la moglie di Denver. Il messaggio, si diceva: un monito pacifista al termine di cento minuti di visione può sembrare poca cosa, anzi addirittura scontato o banale, ma poco a ben guardare non è, specie considerando la costruzione della trama, tra falsi predicatori arraffoni e finti credenti assolutamente incapaci di ascoltare la vera voce di Dio, in un’ambientazione peraltro – gli Usa del 1977, ma il discorso è valido tuttora in gran parte del pianeta – nella quale il capitalismo e la conquista delle ricchezze terrene hanno inaridito i cuori di così tante persone. Sì, non c’è davvero altro qui, e va bene così; la confezione è curata a dovere, ma l’opera manca un po’ di ritmo, specie nella prima parte. Larry Gelbart è l’autore della sceneggiatura, che parte da un romanzo di Avery Corman; per Reiner è il primo lavoro girato per il cinema a sette anni di distanza da Senza un filo di classe (1970). Il film avrà una specie di sequel in Oh, God! You devil, con lo stesso Burns protagonista, nel 1984 con la regia di Paul Bogart. 5/10.

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