Regia di Roberto Rossellini vedi scheda film
"Dov'è la libertà?" diretto nel 1954
da Roberto Rossellini,devo dire
che è splendido.
La storia racconta di Il barbiere Salvatore Lojacono,
si trova processato per un reato e davanti ai giudici
comincia a narrare che dopo scontato 22 Anni di condanna
per aver ucciso l'amante della moglie per un accesso di gelosia,
uscendo dal carcere,dove viveva in modo dignitoso
e tranquillo,si è trovato 3 anni condonati per
buona condotta ed è tornato in libertà.
Allora si trova spaesato e incontra persone
che inizialmente lo aiutano,ma la miseria lo
assale finché trova dei parenti della moglie
che lo accolgono,ma anche loro hanno scheletri
nell'armadio.
Il Film prodotto dalla Golden Film
e la Ponti-De Laurentiis Cinematografica,
e rappresenta il 14° Lungometraggio
del Maestro Roberto Rossellini,
che miscela il dramma con la
Commedia e sceglie come interprete
la maschera comica del grande Totò,
che lo utilizza in maniera magistrale,
e il principe è bravo anche a mettersi
addosso un ruolo amaro e drammatico,
tenendosi molto e misurandolo a dovere.
Il tutto è tratto da un soggetto dello
stesso Rossellini che costruisce
una sceneggiatura robusta e con
le spalle larghe,dove collaborano
Vitaliano Brancati,Ennio Flaiano,Antonio Pietrangeli
e Vincenzo Talarico,e crea intorno a
Salvatore un aria disillusa e malinconica,
dove lui non riesce a inserirsi in una
società in fase di cambiamento del
dopoguerra,infatti rimane impressa
la scena che gira per Roma con una
alta donna (che dopo lo porterà
a una maratona di ballo e le aiuterà)
dove racconta in un piano sequenza
bellissimo con un suo primo piano
e dietro quest'ultima fuori fuoco.
Insomma il Maestro ci narra la sua storia
raccontando in un tribunale dove Salvatore
narra la sua odissea prima di tornare
davanti al giudice,e tocca argomenti
ancora oggi attuali,dato la crisi economica
infinita che stiamo vivendo,ma intorno
anche che dallo stato c'è sempre un amnistia
o un indulto prima o poi,ed è bravo a farci
entrare nel personaggio e nella sua ottica
vedere la miseria che si abbatte,ma anche
il cadere delle sue certezze e valori quando
scopre dei parenti.
Devo dire che Rossellini con questa
atmosfera costruita intorno a Totò
funziona e l'Attore indossa bene
i panni di uno disperato e esasperato,
che ha l'intento dove sta bene e cioè
in carcere,e dove dice che è dentro c'è
libertà e fuori si è chiusi in una gabbia.
Un altra scena che rimane impressa e quando
appare dopo un ora Abramo Piperno,
interpretato dal grande Leopoldo Trieste,
dove guarda in alto la stanza e gli occhi
sgranati che dice che si sono fatti casa
con il suo sangue.
Nel Cast figura anche Franca Faldini nel ruolo
di Maria,dove lui gli fa la serenata per i bei occhi
che ha,ed è curioso perché lei è stata 15 anni
compagna del grande Comico.
Da segnalare la buona direzione degli
Attori dove figurano:
Vera Molnar-Nita Dover-Antonio Nicotra-
Salvo Libassi-Giancarlo Zarfati-Giacomo Rondinella-
Ugo D'Alessio-Mario Castellani-Vincenzo Talarico-
Fernando Milani-Eugenio Orlandi-Giacomo Gabrielli-
Andrea Compagnoni-Augusta Mancini-Ines Fiorentini-
Thea Zubin-Fortunato e Pasquale Misiano-
Nino Misiano-Pietro Carloni-Armando Annuale
e Andrea De Pino.
Invece nel reparto tecnico segnalerei la
Fotografia in un suggestivo bianco e nero
di Aldo Tonti e del mitico Tonino Delli Colli,
le musiche di Renzo Rossellini
e le scenografie di Flavio Mogherini,
futuro regista.
La leggenda racconta che fu una
lavorazione travagliata e che il
Maestro Rossellini a un certo punto
si disinteressò della pellicola e l'opera fu completata
dopo circa un anno si narrava
principalmente da Mario Monicelli,
cosa poi smentita dal regista a Sebastiano Mondadori,
e trapelò invece che invece era Lucio Fulci
che girò la maggior parte delle scene;
ma la cosa sicura che alcune inquadrature
finali risultano essere state girate da Federico Fellini,
però nonostante questo,Rossellini risulta
essere l'unico regista accreditato del Film.
In conclusione un buon Film,
tra i migliori di Rossellini e di Totò,
che ci racconta lo spaesamento
di una persona davanti alla libertà,
e l'Attore ci regala una delle sue
più belle e intense interpretazioni,
per un atmosfera malinconica
che aleggia in tutta la pellicola,
fino a un finale divertente e
amaro nello stesso tempo.
Il mio voto: 8.
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