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Wagon-lits con omicidi

Regia di Arthur Hiller vedi scheda film

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La recensione su Wagon-lits con omicidi

di Stefano L
8 stelle

Risultato immagini per "Silver Streak"

 

 

"Silver Streak" è indubbiamente una delle migliori pellicole di Arthur Hiller. Gene Wilder interpreta George Caldwell, uno scrittore di riviste un po’ brumoso in un viaggio in treno verso Chicago, ove avrà luogo il matrimonio della sorella. Una volta a bordo incontra Hilly Burns (impersonata con immenso sex appeal da Jill Clayburgh). Durante una notte di passione George pensa di vedere un uomo che viene buttato giù dal tetto. Hilly cerca di convincerlo che è stata solo la sua immaginazione. La mattina dopo, però, nota un libro su Rembrandt e sul retro c'è l'autore, il prof. Schreiner (Stefan Gierasch), il quale riconosce come l'individuo che considerava assassinato. Il protagonista comincia ad indagare sul mistero; si sviluppa quindi una sagace e frizzante miscela fra un thriller e una commedia. "Wagon-lits con omicidi" è stato il lungometraggio che permise di ammirare per la prima volta sul grande schermo l'accoppiata degli eccezionali comici Wilder e Richard Pryor. Il plot potrebbe rimembrare "North by Northwest" (un delitto non chiarito, una fuga, un convoglio ferroviario da background, un’identità sbagliata, “intrighi internazionali”), sebbene vengano richiamate altresì le storie di James Bond, grazie ad una fervente componente action. I due attori si alternano mirabilmente, sostenendo entrambi degli stilemi farseschi opposti per creare un abbinamento memorabile: l'intrattenimento si avvale di un equilibrio efficace tra suspense e puro divertimento. Si tratta dunque di un insolito condensato di costituenti contrastanti, benché convincentemente amalgamati; un prodotto senza pretese, avvolto da una tempra leggera e caratterizzato da un andamento spedito, tra Wilder (Billy) e Hitchcock. Niente e nessuno è preso troppo sul serio e i fallimenti rocamboleschi delle varie imprese non stemperano mai il sollazzo. Lo scrittore Colin Higgins ha stilato una trama scafata (al netto di qualche garbuglio francamente evitabile), diretta con sensibilità di tocco e un ritmo ben cadenzato dal regista. Anche il villain Roger Devereau (Patrick McGoohan) mantiene un profilo credibile e minaccioso. La linea narrativa si protrae in risate e brividi. Bella pure la colonna sonora di Henry Mancini, la quale unisce l'usuale musica strumentale di sottofondo con i suoni onomatopeici delle locomotive a vapore (scelta veramente azzeccata!). Un vecchio blockbuster che vale la pena riguardare! Il film si muove rapidamente e imprevedibilmente, offrendo uno svago genuino ormai alquanto raro nelle produzioni commerciali americane.

 

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