Regia di Fred M. Wilcox vedi scheda film
Mary, rimasta orfana di entrambi i genitori in India per un’epidemia, viene rimpatriata in Inghilterra e affidata a uno zio che vive in una villa di campagna, dove capisce subito che qualcosa non va: da un’ala immersa nel buio provengono lamenti, e c’è un giardino recintato in cui nessuno ha messo piede da dieci anni. Poi scopre la verità: ha un cuginetto paralizzato alle gambe e convinto di dover diventare deforme come suo padre, e il giardino è stato chiuso da quando sua madre è morta abbattuta da un albero. Il film è tratto dal romanzo omonimo di Frances Hodgson Burnett, autrice anche de Il piccolo Lord, e si vede: siamo sempre in tema di bambini che smuovono il cuore di vecchi burberi. La prima mezz’ora è un horror gotico, con una ragazzina viziata e arrogante precipitata in un incubo; poi diventa la storia dolente di due persone ferite ed esacerbate, padre (Herbert Marshall, che nella vita era privo di una gamba) e figlio (Dean Stockwell, uno dei migliori attori bambini che si siano mai visti al cinema, espressivo senza essere lezioso); infine il protagonista diventa il giardino infestato di erbacce, che nella commovente scena conclusiva riprende a vivere insieme agli abitanti della casa.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta