Regia di Nicholas Meyer vedi scheda film
Simpatica variante tratta dal romanzo La macchina del tempo, di H.G.Wells. Il viaggio nel tempo diventa occasione per una caccia all'uomo. Buoni attori, pellicola senza pretese ma gradevole.
Non male l'idea di sviluppare un soggetto abusato come quello della Macchina del Tempo, per costruire una variante in chiave thriller. A fine '800 Herbert G. Wells mostra agli amici la sua mirabolante scoperta, una macchina in grado di viaggiare nel tempo. L'intervento della polizia però interrompe la riunione, l'uomo che stanno cercando è nientepopodimeno che Jack lo Squartatore e presto Wells scoprirà che è sfuggito alla giustizia proprio grazie alla sua macchina. Di per sè la pellicola non ha un elevato tasso tecnico, per così dire, ha un'impronta modesta e semplice che funziona senza ammaliare. Si presta però a parecchie curiosità. Difficile non pensare che abbia fatto da spunto ad uno dei pochi film validi interpretati da Van Damme, ovvero quel bel gioiellino sci-fi che va sotto il titolo di Timecop. La protagonista femminile, Mary Steenburgen, aveva il vizietto di innamorarsi dei viaggiatori del tempo; dopo l'affascinante Malcolm McDowell (che diventerà suo compagno anche nella vita reale per qualche anno), pochi anni più tardi si innamorerà di un altro scienziato ben più noto, il mitico "Doc" Emmett del terzo episodio di Ritorno al Futuro.
Nulla di indimenticabile ma un filmetto garbato, per famiglie, con effetti speciali artigianali ma tanto buon mestiere.
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