Regia di Nicholas Meyer vedi scheda film
Il film è brioso , avvincente, con gran ritmo che permane per tutto il film.
Le tematiche sui viaggi nel tempo sono ridotte all'essenziale , e l' opera risulta essere a metà strada tra il thriller e la love story.
Questo ultimo è sicuramente l' elemento chiave del film , risultando più originale di altre opere cinematografiche sullo stesso tema. In più, il film pone , seppur sottointesa, una riflessione sulla violenza come paradigma umano .
Questo elemento è evidente nella scena del primo incontro nel futuro tra Wells e Stevenson , il quale ,attraverso la televisione, gli mostra che il carattere violento dell' uomo non si è sopito ma è addirittura aumentato.
Il film non ha numerose scene di azione , ma presenta un bellissimo inseguimento a piedi tra i due ( ottimamente accompagnato dalle musiche di Miklos Rozsa) . Sia Malcolm Mcdowell che Mary Steenburgen risultano essere simpatici e divertenti , mentre David Warner nei panni di Stevenson è davvero inquietante e recita le migliori battute. Non raggiungendo i livelli della trilogia di Zemeckis (Ritorno al Futuro) il film di Meyer è riuscito ed è sicuramente diventato nel tempo un vero cult. Da vedere.
Nella Londra di fine Ottocento, lo scrittore H. G . Wells per festeggiare il suo ultimo successo letterario , invita i suoi più cari amici a cena.
Qui annuncia di voler fare un viaggio , non un viaggio qualsiasi bensì con una macchina del tempo da lui creata. La sua indecisione nel partire svanirà quando sarà costretto ad inseguire nel futuro il Dr Stevenson, in realtà lo spietato Jack lo Squartatore..... .
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