Regia di Sidney Lumet vedi scheda film
Lumet torna in aula ma rispetto a La parola ai giurati focalizza qui l'attenzione sull'avvocato in decadenza piuttosto che sul giurato contro corrente eppure non abbandona il suo spirito di rivalsa; anche stavolta la storia parte dai presupposti più scontati. Una causa facile facile, ovvia fino all'inverosimile. Poi il primo colpo di reni, prevedibile; la fuga di un personaggio chiave ed in breve il gigante che appariva piccolo torna grande e tutto diventa una corsa contro il tempo per recuperare pezzi, per non farsi sconfiggere dalla rassegnazione. Inaspettatamente anche il giudice sembra propendere per una parte in causa e crea ingerenze fuori dal lecito anche durante il processo. Una spirale negativa che culminerà in un finale magari prevedibile ma comunque bello e che riserverà comunque i suoi colpi di scena. Ci sarebbe voluto qualcosa a stemperare un'atmosfera forse troppo cupa ma è un dettaglio, la regia è solida, gli attori bravi e la trama avvincente. Consigliato.
Fascino da vendere, un personaggio adatto alle sue corde.
Qualche sorriso in più non avrebbe guastato, personaggio molto cupo il suo. Innegabilmente brava.
Torna in aula con Lumet in un ruolo forse meno incisivo ma sicuramente importante.
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