Regia di Maurizio Lucidi vedi scheda film
Maggio 1967, tensione in Medio Oriente; l’Egitto si prepara ad attaccare Israele. Otto soldati israeliani entrano in azione per assaltare una postazione missilistica nemica.
Come film di guerra è sufficientemente compiuto: il ritmo è abbastanza alto e costante, l’azione è diretta in maniera competente, la trama è bene o male realistica, ambientata durante la guerra dei sei giorni (giugno 1967); a scrivere la sceneggiatura del resto ci si è messo Adriano Bolzoni, la cui esperienza è ineccepibile, insieme a Marius Mattei, che è invece un nome non molto noto. La battaglia del Sinai è oltretutto una delle prima pellicole firmate da Maurizio Lucidi, giunto alla regia alla metà degli anni Sessanta dopo un’intensa gavetta come montatore; questo titolo e il seguente Probabilità zero, anch’esso giunto in sala nel 1969, saranno gli unici film di guerra girati dal regista nel corso di una carriera più che trentennale. Le emozioni sono a buon mercato e i personaggi piuttosto stilizzati: tutto materiale di secondo piano per un film di questa risma, nel quale l’intrattenimento prevale sulla profondità dei contenuti, anche se la presa di posizione pro-Israele pare evidente (del resto il lavoro è frutto di una coproduzione italo-israeliana). Nel cast compaiono tra gli altri Carlo De Mejo, Franco Giornelli, Luciano Catenacci, Luigi Casellato, Assi Dayan, Zev Revah e Katia Christine: nomi non proprio eccellenti, ma che fanno il loro dovere qui. 3,5/10.
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