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I cannoni di Navarone

Regia di J. Lee Thompson vedi scheda film

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La recensione su I cannoni di Navarone

di luisasalvi
4 stelle

Niven interpreta un professore pacifista, che ha rifiutato i gradi di ufficiale perché, antimilitarista, rifiuta di prendere decisioni in guerra, anche se è disposto ad eseguire ordini. Il fatto diventa importante nello scontro con il capitano che prenderà il comando (Peck) e che sacrifica uomini per la riuscita dell'impresa: lo scontro fra i due diventa il tema centrale del film... ma Mereghetti riassume facendoli tutti ufficiali; come sempre, l'errata lettura dei fatti materiali della vicenda è una premessa al totale travisamento del senso e ad errori di giudizio.

Il film è un tipico kolossal, tirato giù per il successo popolare, in apparente "realismo" del tutto inverosimile (come spesso accade al "realismo" volgare), fatto per un pubblico di bocca buona che ama le facili emozioni ed è disposto a provarle senza motivi veri: la tempesta, la nave troppo a lungo "paurosamente" vicina allo scoglio incombente, l'onda anomala immensa, inverosimile, che a lungo si mostra in arrivo consentendo a tutti di gettarsi in acqua, correre alla spiaggia, salire e proteggersi salvando il materiale, prima di coprirli senza far danni; lo stesso per la scalata, fatta senza sicurezza, nei modi più inverosimili, studiati apposta per il piacere del pubblico. Altrettanto assurda la vicenda, con colpi di scena, arresti e fughe e nuovi arresti, degni di un film comico ma poco adatti alle pretese vagamente epiche e comunque apparentemente serie di questo polpettone. Altrettanto assurdo il tradimento (ma ci vuole!) della giovane finta muta, dopo che fra lei ed il duro capitano era nato un tenero e tacito amore: avrebbe tradito perché sola e paurosa, atterrita dalle minacce tedesche... ma per tradire rischia ripetutamente la pelle e addirittura boicotta gli esplosivi, con audacia e competenza degna di un dinamitardo. Il tocco più volgare poi è la pretesa forzosa "suspense" conclusiva, in cui l'ascensore dovrebbe far scattare il contatto che innesca l'esplosivo (mentre, non si sa bene perché, quello preparato con tanta cura è fatto in modo da venire subito scoperto e neutralizzato, come previsto dallo stesso artificiere), ma ben due volte si arresta a pochi centimetri dal contatto e torna indietro... anche questo adatto ad un film comico. Una valutazione positiva si giustifica solo nei confronti di altri film commerciali, confronti da lasciare alle case distributrici.

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