Regia di Richard Donner vedi scheda film
Passano gli anni e la serie degli Arma letale si arricchisce di un nuovo scoppiettante (è proprio il caso di dirlo) capitolo. Ma il rischio déjà vu (sempre dietro l’angolo in questi casi) non viene scongiurato del tutto. Qualche espediente narrativo (come il countdown per il pensionamento di Roger Murtaugh/D.Gloover, l’incursione del personaggio della Russo nella vita di Martin Riggs/M.Gibson, i capelli ossigenati di J.Pesci ecc.) mira a distinguere questo film dai precedenti, ma il “fiato corto”, ad ogni modo, non glielo toglie nessuno. Il film dell’esperto R.Corner vive, infatti, di prevedibili alti e bassi. “Alti” sono tutti gli scambi di battute fra i due componenti di una gran bella coppia di sbirri (stavolta Gibson si lancia in un umorismo scatenato e Gloover gli viene appresso). I “bassi” fanno capolino quando la trama ripiega su un intreccio poco interessante, che si esprime attraverso la solita, piatta contrapposizione buoni-cattivi.
Insomma, Arma letale 3 è un film che si dà un tono un po’ diverso dal solito, ma non fuoriesce dal seminato: a metà strada fra un poliziesco (le “infuocate” scene d’azione non mancano) ed una commedia (grazie al ricorso a perfetti tempi comici), ha il pregio di lasciarsi apprezzare semplicemente per quello che è. Un film sanamente privo di pretese (Paul Hackett).
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