Regia di Tim Burton vedi scheda film
Benvenuti al luna park della mostruosità.Il primo Batman era un buon film che viveva soprattutto nel cono d'ombra dello spettacolare Joker di Nicholson.Qui succede la stessa cosa con il perfido e dolente Pinguino recitato con aderenza quasi parossistica da uno straordinario Danny De Vito.Credo che questo personaggio sia uno dei "cattivi" più memorabili della storia del cinema,assolutamente perfido ma dolente nella sua solitudine e diversità.La Gotham city di Tim Burton è un circo degli orrori,oscura,illuminata solo dal freddo della luce artificiale.E ,nonostante il protagonista nominalmente sia Batman ,il supereroe di turno è poco più che una figura di contorno,prigioniero come è della sagoma e del mento volitivo di Michael Keaton(non propriamente il primo attore che ti viene in mente per fargli impersonare un supereroe dei fumetti) in realtà i veri protagonisti sono i suoi antagonisti:il pavido e spregevole miliardario Max Schreck(una citazione amorevole di Burton al cinema che fu) a cui Walken regala tutta la sua ambiguità,il succitato Pinguino e la Catwoman di Michelle Pfeiffer che più che una creatura fantastica dotata di superpoteri(e di sette vite consumate addosso alle pallottole di Schreck) si trasforma in un icona erotica che resiste ancora a distanza di venti anni.La visionarietà di Tim Burton qui trova una delle sue espressioni più felici e ispirate,in un film stratificato e che dietro la facciata di film su un supereroe nasconde il consueto amore di Burton per le storie che coinvolgono i diversi,la diversità come fonte di malinconia e solitudine.In fondo anche Batman è un eroe solitario,lontano dall'idolatria della massa degli abitanti di Gotham che non perdono occasione per voltargli le spalle.Diverse scene sono entrate nel culto collettivo.A me piace ricordarne soprattutto due:la morte del pinguino e il suo funerale nella fogna trasportato dagli altri pinguini con i capelli che ricordano quelli di Shelly Winters nel capolavoro La morte corre sul fiume,unica regia cinematografica di Charles Laughton.La seconda è l'incontro/scontro tra Catwoman e Batman in cui lei in un lungo testa a testa gli dà una leccata.Un gesto che a distanza di tanti anni conserva intatta tutta la sua carica erotica....
la sua visionarietà è qui adeguatamente rappresentata
splendido e inimitabile
tutto fuorchè memorabile
lei invece rimane marchiata a fuoco nella memoria
bravo nel disegnare una parte di sottile perfidia
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