Regia di Herbert Ross vedi scheda film
Piccolo cult anni ’80, con protagonista un fulgido Kevin Bacon, che dopo il successo di “Venerdì 13” viene investito per la prima volta di un ruolo da protagonista, nel quale tra l’altro se la cava piuttosto bene. Bacon interpreta Ren, un giovanotto di Chicago che arriva a Bomont, una cittadina di provincia dominata dal bigottismo e dal proibizionismo, tanto che è impedito perfino ballare (associando sistematicamente la danza all’uso di alcol ed al sesso libero). Peccato che Ren si innamori proprio della figlia del reverendo locale, nonché fidanzata del bullo del paese. Il ragazzo però sarà in grado, con la sua tenacia, di cambiare le cose.
Il film è storicamente importante, anche perché inserito nel filone dei film a sfondo “danzerino” dell’epoca (inaugurato con le pellicole di Travolta alla fine degli anni ’70) e perché lancia nell’Olimpo di Hollywood il futuro divo Kevin Bacon. Il film è una commediola che ha ottenuto un grandissimo successo; ma pur sempre di una commediola si tratta, specie perché tutti i temi vengono trattati in maniera banale e superficiale, con in più una punta di moralismo nel finale. Rimane comunque un bell’affresco di una certo tipo di America, con qualche scena che rimane in memoria (come la corsa sui trattori, che richiama con evidenza la gara di automobili di “Gioventù bruciata”) ed una colonna sonora testimone di un’epoca.
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