Regia di Herbert Ross vedi scheda film
Ragazzotto di città col muso da furetto di Kevin Bacon si trasferisce in paese di campagna dove la massima emozione sono le gare di crostata della nonna,le corse dei sacchi e le sfide tra trattori ruotati guidati da aspiranti candidati all'obitorio.Vuole importare un pò di sane abitudini di città,tipo il ballo,gli spinelli e il tirare tardi la sera in locali malfamati ma si mette contro il reverendo della città.Che ha una figlia a cui evidentemente puzza la buccia(per le stupidaggini stradali che fa) e di cui il ragazzotto,dopo aver vinto un'epica disfida tra mietitrebbie,si invaghisce.Solito confronto tra conservatori teocon e progressisti con addirittura scena di un falò acceso per bruciare i libri dalla biblioteca,tanto per far diventare più simpatici i bacchettoni bigotti.Il ballo vince su tutto.Pure sul film anche se è diretto da uno specialista di commedie come Ross. Non va oltre la mediocrità.E'invecchiato male.diciamo che è più attendibile come il documento di un'epoca incastrata infelicemente tra le febbri contagiose del sabato sera e i film danzerecci di questi anni.Le coreografie sono poca cosa,probabilmente per la pochezza del materiale umano a disposizione,i personaggi sono oltre lo stereotipo con i ragazzotti del paese che possono scegliere solo se diventare contadini o mandriani,la storia d'amore è appiccicata come un post-it sul frigorifero.In più Bacon e la Singer hanno ancora i segni dei brufoli in faccia.La cosa migliore del film è la scena in cui Kevin Bacon arriva alla scuola col suo maggiolino giallo,vetri aperti e radio con volume a palla che trasmette l'immortale anthem Metal Health(Bang Your Head) dei Quiet Riot.Il copyright del vero tamarro che si presenta,bene,alla sua nuova scuola.
cerca di limitare i danni
insomma
non che sia tutta questa bellezza
grigia
ingabbiato
magro e atletico...
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