Regia di Vincente Minnelli vedi scheda film
E' un film sulla forza d'animo ; il padre lotta per mantenere il suo prestigio di "maschio" del sud ; la madre da diciotto anni (nascita del figlio) non ha rapporti sessuali con lui per punirlo dalle scappatelle con tutte le donne del paese, il figlio cerca di resistere alle soffocanti attenzioni della madre e vorrebbe essere come il padre ; il figlio naturale , ma non riconosciuto, lotta sin da piccolo (quando morì la madre) per non farsi prendere dall'odio verso il padre e quel suo fratello coccolato, mentre lui conduce una vita grama ai margini della famiglia.
Il merito di Minnelli è di non forzare sul melodramma (come ama fare Sirk) ma di approfondire la lotta psicologica interna dei protagonisti inserendola nella cornice di un Sud inesorabile nelle sue brutali leggi di vita ; e quì si crea lo spettacolo per lo spettatore, con descrizioni di vita di paese, caccia al cinghiale, amori contrastati dai genitori. Due ore e mezzo di visione , ma ne vale la pena.
adeguata all'epoca in cui fù girato.
Recitazione asciutta come il suo solito .
Forse si atteggia troppo al Jimmy Dean de "Il Gigante" ma ha tanto fascino !
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