Johnny va a New York in cerca di fortuna. Qui conosce Mary, una ragazza buona e gentile. Presto i due si sposano, ma la vita a due non è facile, specialmente se diventano presto... tre. Passa qualche anno; la bimba muore in un incidente e lui viene licenziato, ma basta poco per tornare a sperare...
Note
Un capolavoro malinconico e asciutto del cinema muto. Una delle più straordinarie rappresentazioni della metropoli e della vita della middle- class, un film quasi profetico (la crisi di Weall Street è dell'anno dopo) e che ha fatto scuola. Magistrale il ritmo, alcune sequenze (il protagonista che, al capezzale del figlio, cerca di zittire le auto dalla finestra) e un lieto fine impostodall produzione che non intacca il senso del film.
L’altra faccia del sogno americano raccontata con una intensità e una commozione che il tempo non ha scalfito. Qui è in scena l’uomo comune con le sue gioie e le sue miserie , le sue speranze e le sue frustrazioni. Una sommessa elegia della vita insomma capace ancora di incantare lo spettatore
Qualcuno si è mai soffermato sulla assoluta modernità di un film come “La folla” di King Vidor – anno 1928 - fugacemente di passaggio in impossibili apparizioni notturne “Fuori Orario” su Rai 3 e per questo difficilmente fruibile ai giorni nostri nonostante l’importanza della pellicola? C’è alla base dell’opera, una personalissima, riuscita rilettura di “Manhattan… leggi tutto
John sin da bambino sente di essere destinato a diventare qualcuno, cosi almeno gli ripete il padre. Quando, cresciuto, si sposta in unna metropoli scopre che la realtà è molto diversa e deve accontentarsi di un posto da impiegato. Conosce una donna, si sposa, diventa padre, ma la frustrazione di non riuscire ad emergere lo perseguita e lo porta a perdere il lavoro. Altri…
Della serie di documentari dedicati alla storia del cinema; Story of Film di Counsins, ho visto per ora solo i primi 2 dischi e in uno di essi, l'autore parlava di King Vidor e del cinema degli anni 20', mettendo in primo piano nella sua trattazione il suo film La Folla (1928); mi sembrava interessante solo che non l'ho mai recuperato sino a poco tempo fà e non ha deluso per nulla le…
Bellissima l'idea di inserire una lista di " magnifici" , lasciatemi anticipare solo due cose prima..Primo appunto:la mia lista non sarà una classifica, i film non saranno in ordine diciamo così di…
È sicuramente il miglior film muto di King Vidor, e forse il suo miglior film tout-court, considerando che col sonoro la sua carriera andrà declinando. È un'acuta rappresentazione di un malessere della società americana che sarebbe sfociato proprio in quel periodo nel crollo di Wall Street, nel 1929, e in una crisi economica e spirituale a cui è stato dato il…
La Folla è un film molto sottile, dominato da una specie di forza invisibile che impedisce all'individuo di emergere, rendendolo solo un semplice ingranaggio di un meccanismo di cui il protagonista non ne percepisce la presenza e soprattutto l'enormità.
Stupendo l'uso di Vidor degli spazi: immensi come il luogo di lavoro, come le strade piene di gente che sembrano ripetere…
Saranno 10 playlist composte da 10 film per un totale di 100 film. 100 pellicole che sono riuscite ad rendere più sottile quella linea di separazione che è stata imposta tra Dio e l'uomo. Una serie di…
Un piccolo ripasso di alcune pellicole da "primato". Alcune valgono la visione in sé, altre servono solo per fare bella figura con gli amici. Se avete da segnalare altri film, fatelo pure aggiungendoli: l'unica…
Un uomo solo e intorno la folla, talvolta partecipe, talvolta indifferente ai suoi drammi, alle sue gioie, alla sua vita. Qui anche l'approccio di Vidor sembra seguire la stessa falsariga, mostrando il protagonista che passa attraverso le gioie e i dolori di una lunga parte della propria vita. Mentre la figlioletta agonizza sul lettino di morte, e Johnny vaga in mezzo alla strada bloccando il…
Persone che vivono ai margini di tutto, senza riuscire a essere protagoniste nemmeno della propria esistenza: quelli che nelle foto di gruppo non si dispongono mai al centro, ma sempre verso i bordi, come se si…
Una taglist dolente, che parla di disoccupazione, di lavoro che non c'è, di precariato. Temi duri, difficili, che di recente hanno attraversato il cinema italiano trasversalmente ai generi: dal documentario sino alla…
Su Rai2 va in onda ora Annozero: la puntata si dimostra stranamente pacata nei toni, si riflette e si discute sulla recessione economica che (sembrerebbe) ci colpirà tutti. Ecco che in questa playlist, dedicata alla…
The Crowd di Vidor è un grande affresco sulla modernità e su una società, quella americana (o meglio occidentale), che esalta l'individualismo e che contemporaneamente porta all'atomizzazione. La potenza dell'opera e la sua visionarietà (grandi i movimenti di macchina, mai così libera e mobile nel cinema americano muto) lo collocano in una trilogia ideale sulla…
Talvolta le ultime immagini di una pellicola non sono soltanto immagini, ma teoremi visivi che riassumono, concentrandola, la materia narrativa del film. E' allora che lo stile si impone come linguaggio sovrano:…
Qualcuno si è mai soffermato sulla assoluta modernità di un film come “La folla” di King Vidor – anno 1928 - fugacemente di passaggio in impossibili apparizioni notturne “Fuori Orario” su Rai 3 e per questo difficilmente fruibile ai giorni nostri nonostante l’importanza della pellicola? C’è alla base dell’opera, una personalissima, riuscita rilettura di “Manhattan…
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Commenti (2) vedi tutti
L’altra faccia del sogno americano raccontata con una intensità e una commozione che il tempo non ha scalfito. Qui è in scena l’uomo comune con le sue gioie e le sue miserie , le sue speranze e le sue frustrazioni. Una sommessa elegia della vita insomma capace ancora di incantare lo spettatore
leggi la recensione completa di (spopola) 1726792Voto 6. [28.12.2013]
commento di PP