Miliardario e patriota, scartato alla leva, partecipa alla guerra contro i nazisti con un esercito personale.
Note
Favola comico-politica alla Chaplin, diretta e interpretata da un grande Jerry Lewis. La comicità è slapstick purissimo, anche se l'idea di partenza è meno folgorante che altrove.
Questo film è divertente come un attacco di cuore. Quando Lewis diventa il comandante nazista, trascorre la ultima metà del film urlando a squarciagola in una prestazioni così odiosa!!!i
Una bella sfida quella di Jerry Lewis. Mostrarci la guerra attraverso gli occhi di un autore comico. Che volesse cambiare personaggio è chiaro, la presenza del pizzetto sulla sua faccia solitamente liscia e meglio nota con gli occhi convergenti del picchiatello, ne è la prova.
Possiamo dire che Scusi dov'è il fronte è un film non riuscito, con rammarico. Lewis… leggi tutto
Con questo film Lewis dette quasi un addio al cinema, con un tema che si rifece nell'idea, ad un ricordo efficace di Chaplin. Un discorso che non sfocia mai nella farsa pura a cui il comico ci aveva abituato, un film quasi corale a cui il grande attore si accoda in maniera giusta e mai prevaricatrice. Lewis dà una svolta inaspettata al suo modo di fare cinema e naturalmente… leggi tutto
Fare le facce buffe e i versetti da ritardato non è il metodo migliore per parlare (ironizzare? piuttosto fare burletta) di una guerra che conta milioni di morti in tutto il pianeta. Ma questa è la comicità di Jerry Lewis: infantile, spensierata (qui indelicata), primitiva, irrazionale. Farsa mediocre con strabordanti ambizioni, puntualmente disattese. leggi tutto
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Jerry Lewis è un riccone che viene scartato dall'esercito. Allora forma un esercito personale e va in guerra.
Non è uno dei migliori film di Lewis regista poiché ha dei momenti di stasi e di stanchezza. Tuttavia, come sempre, ci sono delle gag davvero memorabili e Lewis è sempre spettacolare.
Piacevolissima ed effciace al punto giusto satira parodistica del nazismo diretta dal "picchiatello" Jerry Lewis, che qui, così come fece per "Le folli notti del dottor Jerryll" e "strafece" ( riferimento a "Pazzi, pupe e pillole") nel toccante "I sette magnifici Jerry", smette una volta ogni tanto i panni del vecchio ma adorabile ragazzo imbranato, per scimmiotare a mò di vignette e…
Con questo film Lewis dette quasi un addio al cinema, con un tema che si rifece nell'idea, ad un ricordo efficace di Chaplin. Un discorso che non sfocia mai nella farsa pura a cui il comico ci aveva abituato, un film quasi corale a cui il grande attore si accoda in maniera giusta e mai prevaricatrice. Lewis dà una svolta inaspettata al suo modo di fare cinema e naturalmente…
Una pellicola per la cui valutazione giocano almeno due aspetti. L'aspetto dell'intrattenimento che, a mio avviso, ne abbassa la qualità rispetto allo standard dell'artista statunitense. L'aspetto della ricerca riflessiva, il tentativo cioè di stimolare nel grande pubblico un'analisi del presente, come dire, alternativa. Sotto quest'ultima dimensione, l'opera merita invece…
Una bella sfida quella di Jerry Lewis. Mostrarci la guerra attraverso gli occhi di un autore comico. Che volesse cambiare personaggio è chiaro, la presenza del pizzetto sulla sua faccia solitamente liscia e meglio nota con gli occhi convergenti del picchiatello, ne è la prova.
Possiamo dire che Scusi dov'è il fronte è un film non riuscito, con rammarico. Lewis…
In pieno periodo Vietnam, Jerry Lewis propone un’intelligente satira sulle tendenze belliciste degli americani. Intelligente nelle intenzioni, purtroppo, perché alla prova dei fatti il film risulta di un mix tra qualche gag riuscita e una miriade di macchiette che sembrano uscite da una pellicola per bambini o da una commedia lewisiana degli anni Cinquanta. Riproporre la parodia di…
Fare le facce buffe e i versetti da ritardato non è il metodo migliore per parlare (ironizzare? piuttosto fare burletta) di una guerra che conta milioni di morti in tutto il pianeta. Ma questa è la comicità di Jerry Lewis: infantile, spensierata (qui indelicata), primitiva, irrazionale. Farsa mediocre con strabordanti ambizioni, puntualmente disattese.
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Commenti (2) vedi tutti
Non è uno dei migliori film di Lewis, ma ci sono delle gag davvero memorabili.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiQuesto film è divertente come un attacco di cuore. Quando Lewis diventa il comandante nazista, trascorre la ultima metà del film urlando a squarciagola in una prestazioni così odiosa!!!i
commento di wang yu