Regia di Luciano Salce vedi scheda film
Il film definitivo sull'avanspettacolo. Carlo Giuffré giganteggia nei panni indimenticabili di Silver Boy. Lo segue a ruota Maria Grazia Buccella, alias Richetta/Erica/Erica Rikk. Ed è grandioso - anche se un po' meno dei primi due - il divertitissimo Luciano Salce nel ruolo dell'impresario Farfarello. La storia è quella dell'amore tra una contadinotta ciociara divenuta teatrante (di nascosto allo zio prete, sennò 'gli schiaffoni si sprecavano') e il decadente musicista siciliano Silver Boy. Non c'è altro film che dipinga con tanta ironica precisione la tipologia della ragazzina ingenua che s'innamora del teatro e, più in generale, tutta la squallida e cialtrona umanità che compone il mondo dello spettacolo. Ma non finisce qua, perché "Basta guardarla" è anche - e non poteva non essere - un atto d'amore consapevole e folle per il teatro e lo show business. Chi può coniugare dissacrazione e tributo senza trasformare il film in un pugno nello stomaco - tipo "L'angelo azzurro" - e, d'altro canto, senza rinunciare alla profondità dell'analisi? Solo Salce, uomo di teatro intelligente, colto e navigatissimo, il quale inserisce in un contesto farsesco e talvolta surreale - con tanto di spietate didascalie da fotoromanzo che irrompono sullo schermo per dissacrare i momenti sentimentali - dei personaggi pieni di tenerezza e umanità sottocutanea (soprattutto l'eccelsa Franca Valeri). Il prodotto definitivo è un affresco satirico esilarante, ma al tempo stesso realistico e affettuoso. Indubbiamente tra i massimi capolavori salciani.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta