Regia di John Glen vedi scheda film
Qundicesimo della serie e primo con Timothy Dalton. Il film si avvale di una trama molto intricata piena di doppi giochi che certamente rappresentano una novità rispetto ai film prcedenti. Aumenta il realismo e diminuisce la componente ironica, molto presente nei film con Roger Moore. Ben fatto, con un paio di belle sequenze d'azione, interessanti ambientazioni e un Bond più umano anche se sempre affascinante.
Bella, specie la canzone degli AH AH
Interpretazione godibile.
Bravo
Una delle più originali Bond girl mai viste.Non bella, anche se carina, fragile e impacciata si pone all' antirtesi delle precedenti partner di 007. Interessante e brava.
Gia preso in cosiderazione per il ruolo alla fine degli anni sessanta, Dalton aveva rinunciato sentendosi troppo giovane. Ora passati i quaranta e con un solido mestiere d' attore, offre una interpretazione molto diversa sia da Connery che da Moore. Non ha la dureza del primo e l' ironia del secondo,ma è certamente molto vicino al Bond letterario: serio, intenso, con una più spiccata umanità. Dalton è affascinante è molto bravo e aitante nelle scene d' azione. Attore ottimo e intelligente, avrebbe meritato più successo come Bond, io personalmente lo preferisco a Pierce Brosnan.
Al suo quarto film di 007, Glen si riconferma un regista all' altezza.
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