Trama
Vito ha dodici anni. S'è salvato per miracolo una notte di Capodanno quando suo padre ha fatto fuori in un raptus mamma e fratellino. Ora vive dalla zia e per lui comincia una vita da piccolo criminale: finisce anche in carcere dove, messo in cella con tre ragazzi più grandi di lui, viene violentato. Uscito di galera le cose non migliorano. La zia che lo vede così turbato (Vito fa ancora la pipì a letto) vorrebbe rivolgersi a un medico. Lui preferisce affidare il suo destino a una banda di camorristi che gli insegneranno a diventare un killer. L'esordio di Capuano è un film che butta all'aria la trdizione del film sociale per tufarci nell'immaginario del protagonista, scegliendo però nel contempo una messinscena stilizzatissima, fatta di flash e salti narrativi. Più che un film sociale, un film morale.
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Commenti (1) vedi tutti
Con "Vito e gli altri", Antonio Capuano rivoluziona il modo puramente descrittivo di portare su schermo la devianza giovanile per farne un originale racconto avanguardista. Gli artifici cinematografici ci restituiscono l'essenziale della strada della violenza intrapresa dai ragazzi senza lasciarsene soggiogare. Anticipando molto cinema che sarà.
commento di Peppe Comune