Regia di Jeannot Szwarc vedi scheda film
Abbastanza improbabile nelle premesse,il seguito di uno dei maggiori incassi di tutti i tempi,visto che rimette il protagonista del primo film in una situazione che richiama la precedente(un altro squalo gigante che ha deciso di passare l'estate a sgranocchiare bagnanti:ma che fanno la collezione,ad Amity?):la regia passa da Steven Spielberg(bravo,anche a scamparla da questo inutile film) al francese Jeannot Szwarc,gia'operante in USA dal '75,anno di "Bug,insetto di fuoco"(altra ciofeca nel filone horror-animalesco),con ovvi peggioramenti.Infatti,il succo de "Lo squalo 2" sta nel rimettere in riga i ragazzi disubbidienti di Amity,che ,trasgredendo agli ordini di papa'Brody,hanno intrapreso una gita in barca,incauti verso la minaccia dalle grandi mascelle.Visto che siamo nel '78,probabilmente chi ha scritto questo film era mosso da un risentimento verso il genere sempre alla berlina dei "giovani d'oggi",razza inestinguibile di rompiballe per la quieta borghesia.Tornando al film,il mostro si fa fare fesso dall'eroe che lo frigge con un cavo dell'alta tensione,addirittura sputando fiamme dagli occhi:una fesseria neanche troppo spettacolare,che comunque rese bene al botteghino.
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