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I Goonies

Regia di Richard Donner vedi scheda film

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La recensione su I Goonies

di alan smithee
5 stelle

Tornano i Goonies in sala, dopo quasi 35 anni dall'uscita, e torna l'avventura che esaltò la generazione di chi fu teen a metà anni '80.

Non tutti in realtà, perché a me il film tratto da un'idea di Steven Spielberg (che a quei tempi si preparava a spiccare il salto nel cinema serio con Il colore viola, e per questo ben si guardò di prendersi la responsabilità di sobbarcarsene la regia), sceneggiato da Chris Columbus, non mi ha mai esaltato nemmeno in gioventù, a differenza, ad esempio, dell'ottima impressione che solo un anno prima, nel 1984, mi suscitò la visione di Gremlins (che in questo film viene pure, ad un certo punto, citato e sbeffeggiato con un certo humor). 

Certo in quest'ultimo c'è Joe Dante in forma smagliante, a guidare il timone, mentre qui nei Goonies la regia passa di mano al volenteroso, ma tutt'altro che geniale (se non in termini di incassi commerciali), Richard Donner, che si appresta diligente a  portare a termine il compitino.

In entrambi i casi, con risultati a mio avviso assai differenti qualitativamente, le majors tentano di ibridare il genere (horror o avventura), con un cinema per famiglie in grado di aggregare e creare le premesse per un successo commerciale che possa essere ricordato. Risultato che, pur senza dati alla mano, mi sento di poter attribuire ad entrambi i film in questione.

Fatto sta che, anche ai tempi dell'uscita in sala, Goonies non esaltò granché la critica, salvo recuperare consensi in seguito, col passare dei decenni, e che divennero sempre più favorevolmente unanimi col tempo, tanto da far assurgere il film a vero e proprio cult del cinema d'avventura di pieni anni '80.

Il ritorno in sala quasi trentacinque anni dopo l'uscita originale, non è affatto un capriccio, né tantomeno un azzardo.

Bei tempi quegli anni '80!! Con Cindy Lauper urlante e cinguettante, vestita come una coloratissima zingara ad accompagnare (solo come colonna sonora, mentre appare a lungo nel video omonimo) le gesta del gruppetto di amici "imbarcatisi" (nel vero senso della parola) in un'avventura incredibile, nel tentativo, goffo ma non senza risultati, di contrastare l'opera di sfratto portata avanti da laidi speculatori edilizi ai danni degli inquilini di un piccolo aggregato di palazzine nella cittadina di Astoria, in Oregon, che risultano essere in gran parte i genitori degli stessi ragazzini.

Poi c'è la esilarante banda Fratelli evasa dalla prigione locale (una mamma-boss che in italiano parla con un vistoso accento meridionale, e tre figli un po' scemi ed un po' deformi), una mappa del tesoro, una storiella d'amore che sfiora il nostro nerd protagonista, Mickey (Sean Astin), facendolo maturare anzitempo.

Certo oggi I Goonies acquista uno spessore per lo specchio di un tempo ormai riservato alla memoria, che ben risalta in atteggiamenti, acconciature, modi di essere, vivere, comportarsi, vestirsi.

Per il resto il filmetto resta una storiella appena passabile, con qualche momento goliardico passato alla storia, cose leggere e di poco conto, ma indimenticabili: una tra queste, l'ulrlo "Geronimo!!" che il fratello maggiore del protagonista (un imberbe Josh Brolin), improvvisa per accompagnare l'emozione di una caduta a scivolo verso il lago sotterraneo.

 

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