Regia di Nanni Loy, Luigi Magni, Luigi Comencini vedi scheda film
Tre episodi firmati da Loy, Magni e Monicelli, due a testa per Monica Vitti e Nino Manfredi.
Nel primo (Macchina d'amore, diretto da Nanni Loy su copione svogliatissimo di Age e Scarpelli) una dattilografa romana con problemi familiari si immedesima nell'eroina del romanzo che sta battendo a macchina.
Nel secondo (Il superiore, di Luigi Magni, ancora su copione di Age e Scarpelli), un secondino di un carcere ciociaro viene preso in ostaggio dai detenuti in rivolta che minacciano di sodomizzarlo. Quando la rivolta viene sedata, il povero secondino non riuscirà a convincere moglie, stampa e colleghi che il suo onore di maschio è ancora intatto.
Nel terzo episodio (L'equivoco, di Luigi Comencini su copione di Castellano e Pipolo) un ragioniere romano scapolo scambia una venditrice di libri per una squillo alle prime armi. L'arrivo della vera squillo non servirà a chiarire l'equivoco.
Copioni fiacchissimi ma protagonisti assai in palla per un film che serve soltanto come ulteriore lancio promozionale ai due attori al culmine del successo.
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