Regia di William Asher vedi scheda film
Della e sulla laboriosa gestazione di un'abbozzo di copione intitolato "Love in Sex": si arrabattano sceneggiatori insicuri e nevrotici, produttori anzianotti e imbolsiti, consulenti che non sanno che pesci pigliare. Il titolo italiano è più che allusivo e se questo non bastasse una riproduzione di un tirannosauro in scala 1:1 fa da incipit e si erge minacciosa sui protagonisti lungo tutto il film: è una metafora di un'industria cinematografica in via d'estinzione, arrivata al capolinea, incapace di adeguarsi ai tempi e legata a idee superate e schemi anacronistici, bisognosa di una svolta che la possa salvare e rilanciare. Un'autosatira lodevole (rimane il mistero su cosa l'abbia concretamente scatenata), ma tutto sommato debole e alla leggera.
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