Regia di Nicholas Ray vedi scheda film
Un avvocato accetta di difendere un presunto omicida anche perché anni prima fu lui a dargli una spinta sulla cattiva strada non difendendo adeguatamente suo padre poi morto in carcere. Al processo l'avvocato imposta la difesa sulla biografia del suo assistito, raccontandone il percorso da bravo ragazzo a criminale, e giunge a formulare la tesi secondo la quale, indipendentemente da chi abbia premuto il grilletto, il primo colpevole è la società stessa che produce emarginazione, ingiustizia e quindi criminalità. Il soggetto è illustrato in modo troppo semplicistico ma basta la presenza eloquente di Humphrey Bogart a conferirgli una certa nobiltà. Ray, oltre a offrirci qualche suggestivo panorama urbano, ha il merito di tener duro sul finale pessimista.
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