Regia di Mick Jackson vedi scheda film
Pensata per Steve McQueen nel 1980,proposta a Clint Eastwood verso il 1988,la sceneggiatura di Lawrence Kasdan su cui si bsa "Guardia del corpo",è diventata film nel '92,grazie all'antica amicizia tra il regista e sceneggiatore e Costner.Comunque,qui l'autore degli scripts de "L'impero colpisce ancora" e "I predatori dell'arca perduta" non sembra essersi impegnato granche' nel concepire un giallo dalla trama prevedibile,su questo ex-gorilla di presidenti divenuto protettore privato di personaggi illustri nel mirino di qualche minaccia.Semmai è deprecabile lo scarso spessore dato ai personaggi;frenando un po'l'esigenza di fare un film per il grosso pubblico e scavando un po'di piu'nella psicologia della guardia del corpo e della cantante protetta,con la quale nasce una storia d'amore,poteva uscirne un discorso piu'complesso ed interessante.In due ore e dieci,che per una versione de luxe dei telefilm polizieschi che affollano le reti televisive pare proprio un po'troppo,Costner e la Houston si incontrano,si innamorano,lui la salva ed alla fine devono lasciarsi per l'incompatibilita'delle loro vite."The body guard" è ben strutturato nelle scene d'azione(comunque troppo poche),ha una parte centrale assai macchinosa per funzionare a dovere,e Whitney Houston è un'interprete bellissima quanto atona.Il superuomo Kevin Costner spara,picchia,corre e salta,ma è rigido nei rapporti interpersonali.Del tutto improbabile il finale,con la resa dei conti tra il killer e la guardia del corpo,durante una notte degli Oscar sfarzosissima e palesemente fasulla.Curiosa,anche se ininfluente,la partecipazione dello "Spandau Ballet" Gary Kemp.
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