Regia di Lina Wertmüller vedi scheda film
L’interesse maggiore di questa pellicola sta forse proprio nel fatto che si tratti dell’opera prima di una regista che saprà affermarsi con pellicole successive più o meno apprezzate dal pubblico e dalla critica. Questo rimane un esperimento riuscito solo a metà: se da un lato il ritratto di un Sud arretrato e chiuso nelle sue abitudini secolari, direi ataviche, è tutto sommato riuscito, c’è dall’altro lato un certo macchiettismo nel trattare l’insieme, quasi a voler unire una storia scanzonata alla “I vitelloni” con una denuncia sociale di un certo clima culturale e sociale duro a morire. Comunque interessante, e sicuramente meno sopra le righe di tutta la produzione successiva dell’estrosa regista.
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