Regia di Lina Wertmüller vedi scheda film
Ritratto di una gioventù pigra, con poche illusioni, che passa i pomeriggi dopo la controra nelle piazze spoglie e assolate della provincia pugliese, sperando in un incontro, nel caso che li trascini via da quella vita da vitelloni senza prospettive.
Lina Wermuller firma il suo peimo film con un registro comico e dolente, alternand umorismo e desolazione e fotografando fedelmente una realtà ripresa con sorprendente lirismo, quella stessa realtà raccontata pochi anni prima con piglio sociologico da Edward Banfield ne Le basi morali di una società arretrata.
Premio Vela d'argento e premio critica internazionale al XVI festival di Locarno (1963).
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