Regia di Fortunato Calvino vedi scheda film
31° TGLFF - EXTRA - KM 0: GLI ITALIANI
Il regista Fortunato Calvino ci racconta, attraverso un elaborato mix di documentario e fction, la vita ai giorni nostri di un personaggio simbolo della Napoli dei quartieri popolari.
Un femminiello, né uomo né donna, cacciato di casa per questo suo non voler essere, anzi non poter essere, per la precisione, "né carne né pesce".
Una vita dai contorni drammaticissimi che tuttavia ha consentito alla donna (la fisionomia e il proprio ego sono importanti e non può non tenersene conto) di intrecciare incontri con persnaggi importanti e fondamentali della vita culturale e dello spettacolo, dell'arte n ogni sua forma.
Peccato tuttavia che il regista, con un pur valido impeto narrativo per nulla scontato, scelga di alternare il racconto di una vita, della venuta a Napoli, del terremoto che la colse in carcere intrappolata assieme a tanti altri come topi in un fosso, con siparietti narrativi che entrano a "sporcare" e a rendersi fuorvianti rispetto al fulcro dell'attenzione, con storie o sottostorie che non ci interessano davvero molto, e non ci permettono di conoscere come ne avremmo voglia, i particolari di una vita che pare davvero un romanzo.
Particolari che ci sarebbe piaciuto molto ci fossero stati raccontati dalla sua istronica e vitale protagonista, ma che invece rimangono come abbozzati, non completi, violati da un 'invadente vicissitudine di altri personaggi che già il gioco della tombola rende piuttosto invadenti ed inopportuni.
Insomma La Tarantina l'avremmo voluta per tutta l'ora che occupa il suo film, tutta per noi e non divisa in storie e vicende personali di terzi, che francamente poco hanno a che fare col suo personaggio e con quello che di lei davvero ci interessa sapere.
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