Regia di Costa-Gavras vedi scheda film
Un ottimo film di denuncia. Del tutto veritiero il contesto di denuncia dei fascismi voluti dagli Usa in varie parti del mondo, in particolare nel Sud America (come si vede nel Cile di questo film) così importante per gli affari delle loro multinazionali, le quali hanno sempre condizionato tutti gli aspetti della politica estera Usa, che si è macchiata di così numerosi, gravi e spesso indicibili crimini dal ‘900 (e infatti non sono mai stati detti a scuola durante le ore di storia, ma per via della censura ingiustificabile che in Italia è stata imposta dal suo padrone Usa, mica per altro).
Costa Gavras andrebbe conosciuto molto di più per questi suoi film di denuncia: ma i dvd di sue opere eccellenti non si trovano (ci sarà un interesse a nasconderle? Credo di sapere la risposta).
I meriti maggior della pellicola, oltre alla denuncia di ciò che si è detto, stanno anche in altri tre motivi, per me.
1) la freschezza dei protagonisti, cui è stata tolta la gioia di vivere che avevano, a causa di un’evidente e intollerabile ingiustizia.
2) la conversione del padre: da stupido uomo d’affari, molto probabilmente ladro e sicuramente alleato politicamente dei ladri che governano il suo paese (al fine solo di avere più soldi, mica per altro), diventa un cittadino normale: uno che non tollera più le ingiustizie. Per me Jack Lemmon non è un grande attore (e non lo è quasi nessuno qua, a dire il vero, tranne Sissi Spacek), ma nella sua ingenuità mostra proprio il cambiamento che ha dovuto fare: da conservatore, come sempre complice (magari inconsapevole, ma ciò non giustifica affatto) di delinquenti, ad attivista in nome dei diritti umani, diritti che sono l’unica garanzia per tutti, e per i quali bisogna parteggiare indipendentemente da ogni svantaggio economico che da ciò deriva.
3) la ragion di stato, che nel becero senso hegeliano porta a giustificare ogni crimine: chi si comporta bene deve avere problemi immani; mentre chi è tacitamente e implicitamente complice deve avere molti meno problemi, ed anzi deve avere dei vantaggi nel fare ciò. Basterebbe non essere intenzionalmente ingiusti, violenti, disonesti, falsi: ma chiedere questo a un esponente della classe dirigente americana (e di quasi tutta la storia universale) è assurdo e inconcepibile, “come chiedere a un cammello di entrare nella cruna di un ago, come credere che un ricco possa entrare nel regno dei cieli”, come avrebbe detto Gesù Cristo.
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