Regia di Costa-Gavras vedi scheda film
La colonna sonora scarna,ma affascinante di Vangelis interviene spesso a far notare la pesantezza dell'assenza,di cio'che e'andato perduto,di quel che non si puo'ricomporre.Alla ricerca di risposte la giovane donna ribelle Sissy Spacek e il suocero-americano medio Jack Lemmon entrano nell'orrore di un golpe(in Cile,probabilmente),tra dettagli omessi,verita'taciute,follia omicida e disumanizzante indifferenza delle autorita'.Costa-Gavras sceglie la chiave della sobrieta'per raccontare una storia ambientata(e vera) in una delle piu'terribili tragedie della seconda meta'del Novecento,i colpi di stato militari ,spesso scatenati nel Sudamerica,tra massacri gratutiti,esecuzioni spicciole e un clima di morte assurdo.Il film risulta toccante anche perché proprio non inciampa nel patetico,e Jack Lemmon ,incredibilmente bravo a tratteggiare questo signore un po'ottuso,fondamentalmente onesto,diffidente e conservatore che si affaccia nell'orrore di Stato che ha stritolato suo figlio a scopre che non vive in un bel mondo,dopotutto.Indimenticabile la scena dell'appello in uno stadio pieno di cadaveri.Meritatissima la premiazione dell'interprete a Cannes,un film con qualche momento di troppo,ma che porta a riflettere seriamente sul valore della liberta'.
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