Regia di Jonathan Kaplan vedi scheda film
Importante film di denuncia
Cameriera dalla dubbia reputazione, viene violentata dentro un bar, a turno, da diversi presenti e quelli che non partecipano allo stupro, non intervengono, anzi qualcuno addirittura istiga e sghignazza.La storia finisce in tribunale.Il processo è documentato con dovizia di dettagli rivoltanti,a testimonianza di quanto sia facile diventare una preda sessuale e di come un clima maschilista e ostile possa riuscire a ribaltare i ruoli e far passare la vittima,quasi per colpevole, cioè per una poco di buono,la quale dolosamente accenderebbe la fantasia degli astanti, seducendoli e quindi in qualche modo inducendoli a compiere il gesto nefando.Il tema dello stupro, per sua natura,è ovviamente coriaceo e brutale e oltretutto fino all'uscita di questo film, che purtroppo s'ispira ad un fatto autentico avvenuto in un bar di New Bedford, non era mai stato preso in considerazione dal cinema,quindi fu un interessante lavoro di denuncia sociale.I più anziani, ricorderanno il documentario "processo per stupro"mandato in onda dalla RAI nel 1979 e girato durante un autentico processo, in cui Tina Lagostena Bassi,era l'avvocato difensore della vittima e che paradossalmente finì con una scandalosa assoluzione degli imputati.
Anche in quel docufilm la cosa più sconvolgente fu vedere e sentire, come gli avvocati degli accusati , riuscissero ad essere altrettanto violenti nei confronti della vittima, inquisendo sui dettagli della violenza e sulla sua vita privata , puntando a screditarne la credibilità,facendola scivolare nel tritacarne delle calunnie.
Nel dibattimento, il «disonore» si spostò gradualmente dal presunto aggressore alla presunta vittima, che da accusatrice divenne imputata.
In questo film,invece i "cattivi" pagano e vengono condannati con una sentenza severissima.
Jodi Foster interpreta uno dei suoi ruoli più difficili e lo fa con mestiere e professionalità.
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