Regia di Suzanne Guacci vedi scheda film
31° TORINO GAY AND LESBIAN FILM FESTIVAL
La donna in carriera Trish e la casalinga Deb sono sposate da 14 anni e crescono insieme le due figlie in un placido sobborgo residenziale. La vita della famiglia sembra però sprofondare in una spirale degenerativa a causa dell'incomunicabilità crescente tra le due donne. Trish, incapace di superare il trauma per la perdita del padre avvenuta ben 5 anni prima, si distacca sempre più da moglie e figlie: quando non è al lavoro trascura la famiglia per trascorrere il tempo a casa dell'anziana madre, anch'essa incapace di affrontare la perdita del marito al punto di non riuscire a decidersi a dedicargli una lapide al cimitero: le due battibeccano continuamente rinfacciandosi le mancaze del passato. Deb, dal canto suo sentendosi sempre più sola, anche nello svolgimento del ruolo di madre, ed incapace di far comprendere alla moglie il suo disagio, subisce il fascino della vicina Jamie, sexy tatuatrice e mamma single, anche lei dalla vita non poco problematica a causa dell'invadente presenza dell'ex compagno. Con Jamie, Deb sembra trovare qualcuno con cui condividere quell'intimità che pare ormai perduta nel rapporto con la moglie.
La regista Suzanne Guacci, trttando della crisi di mezza età di una coppia collaudata, affronta un tema certamente non nuovo, ma sa dirigere un film interessante e ben costruito, accompagnando lo spettatore a riflettere sulla necessità di saper affrontre e risolvere le questioni in sospeso della vita , la "roba" ("stuff") che altrimenti si accumula e ci ingombra l'esistenza, come gli effetti personali di un marito e padre scomparso da 5 anni, ma che ancora non si riesce a decidersi a dar via.
Merito della riuscita del film va anche alle interpreti, tutte molto valide: oltre alle protagoniste Yvonne Young e Karen Sillas, la sensuale Tracie Dinwiddie (Jamie) e su tutte spicca l'eccellente Phyllis Sommerville (la madre di Trish).
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