Regia di Ted Kotcheff vedi scheda film
Dick, ingegnere aerospaziale, viene licenziato in tronco e non è più in grado di assicurare alla moglie Jane l’agiatezza che ha sempre avuto: dapprima i due cercano di mantenere almeno le apparenze di un tenore di vita che non si possono più permettere, poi decidono di passare ai metodi illegali. Commedia di grana grossa (dal futuro regista di Rambo non ci si possono certo aspettare finezze), ma vivacizzata da interpretazioni pimpanti. Meglio la parte centrale, ossia la buffa discesa agli inferi di un ex privilegiato costretto a chiedere sussidi di disoccupazione e ad entrare in contatto con un’umanità di marginali fino ad allora ignorata; divertente la sequenza della prima rapina, con i molti tentativi abortiti. Finale beffardo, quale si poteva vedere negli anni ’70: applicando i saggi consigli del padre di Jane, ispirati ai valori fondativi della civiltà americana (lui cita Lincoln ed Emerson), si dimostra che il capitalismo è un furto; ed è curioso che proprio le difficoltà economiche, anziché mettere in crisi la coppia, la rendano più solida e affiatata. Simpaticissimi i titoli di testa, con le pagine di un libro per bambini che vengono sfogliate e rievocano ironicamente gli antefatti della vicenda.
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